Il Parco

La prima proposta di costituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo (sito ufficiale www.parcoabruzzo.it) risale al 1917, ad opera della Federazione Pro-Montibus.
Nel 1921, nel comune di Opi, la Federazione Pro-Montibus et Silvis di Bologna, guidata dal zoologo Alessandro Ghigi e dal botanico Romualdo Pirotta, venne istituita un'area protetta (la prima in Italia) che si estendeva per 500 ettari nella Costa Camosciara e che vedeva, nella sua fauna tipica, la presenza dell'Orso Marsicano, il Camoscio d'Abruzzo ed il Lupo Appenninico. Alla fine del 1021 fu inaugurato l'Ente Autonomo Parco Nazionale d'Abruzzo.
L'anno successivo, grazie a un direttorio provvisorio presieduto dall'onorevole Erminio Sipari, un'area di 12.000 ettari appartenente ai comuni di Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei Marsi, Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga, più 40.000 ettari marginali, divenne Parco Nazionale d'Abruzzo, riconosciuto ufficialmente con il Decreto Legge dell'11 gennaio 1923.
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generica
Oggi il Parco Nazionale d'Abruzzo è una realta ancora viva e operosa, una istituzione che porta avanti le finalità per le quali ha avuto origine:
  • Conservazione dell'ambiente nei suoi aspetti originari, della fauna, della flora e delle tradizioni presenti nella sua intera area;
  • Promuovere l'integrazione fra uomo e ambiente, creando le condizioni affinchè lo sviluppo umano locale non intacchi ma valorizzi le risorse naturali presenti e la loro gestione sostenibile;
  • Svolgere attività educativa ambientale e promuovere la visita delle aree faunistiche e della sentieristica;
  • Divulgare e valorizzare il territorio mediante scambi culturali, pubblicazioni, conferenze;
  • Attuare piani di ricerca al fine di aumentare le conoscenze del territorio nei suoi aspetti storici, sociali, geologici, faunistici e vegetazionali al fine di rendere efficace il processo di conservazione dei beni in esso contenuti.

Cenni sulla fauna

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Il Parco Nazionale d'Abruzzo oggi ospita esemplari di fauna di grande valore, tutelati dall'opera di valorizzazione ed educazione ambientale che negli anni anno migliorato il rapporto di convivenza tra uomo e le specie animali. Seppur con difficoltà, dovuta alla scarsa diffidenza e alla circospezione verso l'uomo, in alcuni periodi è possibile ammirare  alcune delle specie pù caratteristiche del Parco, come il Camoscio d'Abruzzo, l'Orso Marsicano, il Lupo, il Cervo e l'Aquila Reale.
Nel complesso, l'area del Parco ospita circa 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 tra rettili, anfibi e pesci, e una moltitudine di specie di insetti.

La flora del Parco Nazionale

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Per quanto concerne la flora, nel comprensorio del parco sono riconosciute circa 2000 specie di piante. Tra le specie floristiche si distinguono il Giaggiolo (Iris marsica) e l'orchidea endemica, la Scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus). Tra le piante sono degni di nota il Pino Nero di Villetta Barrea (Pinus nigra) e la Betulla di Coppo Oscuro (Betula pendula). Ma il paesaggio vegetale predominante del Parco è costituito dalle diffuse foreste di Faggio (Fagus syIvatica) che occupano il 60% della sua area. Oltre  il limite delle foreste è ossibile incontrare il Ginepro nano (Juniperus communis nana), Mirtillo (Vaccinium myrtillus) e Uva Orsina (ArctostaphyIos uva-ursl).