Il telaio di questa configurazione, tenuto insieme dai sentieri della rete escursionistica ufficiale per Parco, accoglierà scalarità diversificate di funzioni, identificate con il nome di hub, nodo e punto.
Un sistema complesso, di rango territoriale, da governare con una unica visione. Il piano si impegna anche per la diminuzione di CO2, ideando una integrazione tra le mobilità (bicicletta, autoveicolo, trekking), prevedendo la messa in funzione di una navicella elettrica, per collegare i paesi con i punti di accesso ai sentieri, posti lungo la viabilità ordinaria. Il programma dell'azione si completa con momenti di formazione per gli operatori, la costruzione di una piattaforma territoriale online, manifestazioni culturali per lo start-up.
Il Rifugio del Diavolo nel Comune di Gioia dei Marsi, fa parte di qeusto sistema insieme agli stazzi della Montagnola e Acquaviva di Villetta Barrea, al Rifugio della Cicerana nel Comune di Lecce nei Marsi, a Terraegna di Bisegna, agli stazzi di Monte Forcone, Acquasfranatara, Valle Fredda di Opi, al Rifugio Campitelli in Alfedena. (Tratto da borronearchitetto per la montagna).